3. RISTRUTTURARE la MEMORIA

Anna Mura Sommella, nuorese, che da 50 anni vive a Roma dove sovrintende i Musei Capitolini, ci conduce attraverso le sale dello splendido museo ristrutturato. Rievoca le sue origini sarde e il legame di alcuni capolavori con la sua terra. Il suo racconto si intreccia con quello di Marco Delogu, fotografo e direttore del Festival FotoGrafia di Roma, appassionato di cavalli e di Sardegna a cui lo legano profondi legami familiari e culturali. Interviene Pasquale Chessa, vice direttore di Panorama, algherese, profondo conoscitore “anti-folklorico” di cultura, personaggi e aneddoti storici della sua terra d’origine.
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Anna Mura Sommella è l'anima dei Musei Capitolini (museicapitolini.org). Soprintendente del polo museale romano, guida come direttore la maggiore istituzione museale civica di Roma. I Musei Capitolini accolgono ogni anno più di mezzo milione di visitatori con un notevole incremento negli ultimi anni anche dovuto alla grande opera di restyling museologico e architettonico avviato dalla Sommella. Sotto la sua direzione infatti sono state avviate e completate le principali campagne di ampliamento dei Musei (tra cui la nuova luminosa sala ovale del Marco Aurelio disegnata da Carlo Aymonino, il nuovo tabularium e l'apertura della nuova appendice dei Capitolini presso la Centrale Montemartini), la risistemazione delle collezioni attraverso nuovi criteri storici nonché il restauro di importantissime opere tra cui La Lupa Capitolina e la Medusa del Bernini solo nell'ultimo anno.
Ma è il cuore di archeologa che ha portato la Sommella a quello che è forse uno dei ritrovamenti archeologici più clamorosi: le fondazioni del tempio di Giove Capitolino (il più antico edificio del Campidoglio, età dei Tarquini) visibili ora proprio nella nuova sala del Marco Aurelio.
Pasquale Chessa ovvero "meglio fare il Vice". Una vita nel giornalismo passando da Epoca a l'Espresso, L'europeo e ora Panorama. Fonte inesauribile di storie, racconti e aneddoti, conosce la sua terra e le sue contraddizioni nel profondo, anche linguistiche : "Nùoro o Nuòro? Bérlinguer o Berlinguèr?". Di Alghero, attivo nel giornalismo da quando ha 20 anni con una formazione tutta romana. Roma, dove vive, è il polo imprescindibile del suo lavoro anche se il vero lusso dice lui è poter scegliere di tornare in Sardegna quando vuole.
Marco Delogu (marcodelogu.com) è come molti sardi impegnato su più fronti. Fotografo e direttore del Festival della Fotografia di Roma, affascinato da tutto ciò che riporta a miti ancestrali: storie di cavalli e fantini (il Palio di Siena e Capannelle), ritratti di artisti, scrittori, compositori, assassini e cardinali, reportage storico artistici (gli etruschi, la Roma antica e le mostre ai Musei Capitolini). E' una vita che ha origini antiche quella che Delogu ferma nelle sue immagini, spesso in un bianco e nero di grande bellezza.
Erri de Luca di lui scrive
: "Delogu ha inseguito un tempo facce ferme, ritraendo statue. Poi ha cercato facce di vecchi contadini, fattezze di una vecchia resistenza. Ora ferma facce in fuga." [Introduzione al libro "Cattività"].


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